Impiego di cittadini di paesi terzi in Ungheria

2023.02.10.

Impiego di cittadini di paesi terzi in Ungheria

Il problema della carenza di manodopera al momento permane in moltissimi settori e la soluzione potrebbe consistere in una rapida espansione dell`impiego di lavoratori di Paesi terzi.

Sempre più aziende scelgono questa soluzione ma navigare nel labirinto delle procedure non è un compito facile.

 

Le imprese straniere che arrivano in Ungheria si trovano spesso ad affrontare la sfida di non trovare lavoratori ungheresi aventi le giuste competenze e conoscenze per lo svolgimento di lavoro, infatti, nonostante l'attuale recessione, in Ungheria in alcune professioni la carenza di manodopera rimane un problema significativo.

 

Per i progetti e i lavori in Ungheria, le aziende internazionali spesso impiegano i propri dipendenti o assumono cittadini extracomunitari, i cosiddetti cittadini di Paesi terzi.

Oggi, un numero sempre crescente di aziende ungheresi che desiderano rimanere competitive impiega anche lavoratori di Paesi terzi.

 

Un altro vantaggio dell’impiegare forza lavoro di un Paese terzo consiste nella creazione di un team internazionale e multiculturale in grado di incrementare facilmente i processi aziendali con nuove conoscenze ed esperienze.

 

Tuttavia, dopo il reclutamento, è importante che vengano adottate determinate misure legali e amministrative. Tra queste, in primo luogo, vi è la necessità di ottenere i permessi necessari per il soggiorno e il lavoro, l'ottenimento dell'assicurazione lavorativa in Ungheria ovvero l'organizzazione dell'alloggio.

 

È, inoltre,importante che i lavoratori distaccati siano anche soggetti ai diritti e alle condizioni minime di lavoro - come la retribuzione e le prestazioni - che si applicano nello Stato membro in cui vengono distaccati.

 

L'ottenimento di un permesso per il soggiorno e l'impiego di lavoratori di Paesi terzi è un processo complesso, dal momento che diverse sono le autorità coinvolte in tale processo, per cui le aziende che desiderano rafforzare il proprio organico con lavoratori stranieri dovrebbero consultare un professionista.

 Kateryna Babaieva

La principale differenza tra le varie tipologie di procedura è determinata dalla durata del soggiorno.

 

SOGGIORNO NON SUPERIORE A 90 GIORNI 

Se la durata del soggiorno non supera i 90 giorni, è necessario un visto per il soggiorno nel caso di Paesi soggetti all'obbligo di visto, mentre per i Paesi non UE per i quali l'Ungheria ha concesso l'esenzione dal visto, il lavoratore può entrare nel Paese con il proprio passaporto per un periodo di 90 giorni.

Tuttavia, è sempre necessario un permesso di lavoro speciale (ad eccezione di alcuni casi particolari, come l'installazione, la garanzia, l'assistenza e i lavori di garanzia non superiori a 15 giorni) e, se il lavoro deve essere svolto per più di 30 giorni, è necessario esaminare la situazione del mercato del lavoro ungherese per verificare la presenza di disoccupati ungheresi adatti a ricoprire quella determinata posizione.

 

Il tempo di rilascio di un visto è generalmente di 15 giorni dalla data della domanda, ma è bene tenere presente che i consolati sono in grado di accogliere le richieste in proporzione al proprio carico di lavoro, quindi il tempo di attesa effettiva può essere molto più lungo.

Le richieste di permesso di lavoro vengono elaborate dall'autorità in 60 giorni. La presentazione di tale richiesta deve necessariamente avvenire prima della procedura.

  

SOGGIORNO SUPERIORE A 90 GIORNI 

Se la durata del soggiorno supera i 90 giorni, i cittadini di Paesi terzi che desiderano lavorare in Ungheria devono ottenere un cosiddetto permesso di lavoro "unico".

In questo caso, l'Autorità con speciale procedura rilascerà la domanda di permesso di lavoro insieme al permesso di soggiorno, il che rappresenta un alleggerimento per il datore di lavoro e il lavoratore.

La procedura prevede anche il rilascio del visto D necessario per l'ingresso.

Contestualmente alla notifica dell’avvenuto rilascio del permesso, l’ufficio immigrazione provvede ad informare il consolato competente presso il quale il lavoratore potrà recarsi per l’apposizione del visto.

 

La procedura richiede, tra l'altro, un accordo preventivo tra il lavoratore e il datore di lavoro in Ungheria. Questa condizione preclude un permesso di lavoro pre-applicato e la successiva ricerca di un impiego.

 

Il termine generale per il rilascio del permesso di soggiorno è di 70 giorni. La decisione della autorità può essere impugnata solo in tribunale. Poiché l'autorizzazione è concessa per un periodo di tempo limitato, il rapporto di lavoro può essere instaurato solo per un periodo di tempo determinato.

Una volta concesso, il permesso unico di lavoro è valido per un massimo di 2 anni e può essere rinnovato per altri 2 anni.

  

 

Le regole generali di cui sopra non sono ovviamente esaustive, vi possono, infatti, essere molte altre specificità ed eccezioni a secondo delle circostanze lavorative.

 

È importante sottolineare che ai cosiddetti cittadini di Paesi terzi limitrofi, cioè ai lavoratori ucraini e serbi, vengono applicate regole speciali che rendono, dal punto di vista procedurale, la gestione delle loro richieste molto più rapida e semplice.

 

Il nostro studio assistite numerose aziende internazionali e ungheresi che desiderano assumere in Ungheria lavoratori di Paesi terzi nella procedura legale relativa alla richiesta di permessi di soggiorno ungheresi.

 

La chiave della nostra esperienza e competenza sono i migliaiai di casi gestiti con successo!

 

Se avete domande? Contattateci e chiedete aiuto ai nostri avvocati!

 

 Autore: dr. Igor Roland Jámbor

vissza

Blog

Inauguriamo un nuovo equity partner!

Inauguriamo un nuovo equity partner!

JTK&Partners | 2024.03.07.

La dott.ssa Dorottya Kiss LLM., avvocato, avvocato specializzato in appalti pubblici, è ora equity partner dello Studio legale JÁMBOR TÓTH KOLLÁTH a partire dal 1° marzo 2024.

Részletek >
NUOVO ASSOCIATE NEL TEAM DI JTK & PARTNERS

NUOVO ASSOCIATE NEL TEAM DI JTK & PARTNERS

JTK&Partners | 2024.02.26.

Per il 2024, JTK & PARTNERS inizierà l`anno con un altro avvocato. Dottoressa Alexandra Bajtainé Cserjés ha superato l`esame di abilitazione alla professione forense nel 2023 e da allora contribuisce al crescente successo del nostro studio con il suo impegno professionale e le sue eccellenti competenze di avvocato.

Részletek >
JÁMBOR TÓTH KOLLÁTH Ügyvédi Iroda
Nome *:
Telefono *:
Email *:
Descrizione del problema: *:

I campi contrassegnati da un asterisco (*) sono obbligatori!